CicloMercato 2023, Edward Ravasi valuta alcune possibilità: “Nelle ultime settimane ci sono stati alcuni contatti”

Edward Ravasi è ancora senza squadra. Il corridore varesino, infatti, dopo due stagione passate con la Eolo – Kometa ancora non ha trovato una sistemazione per la prossima stagione. Con le gare oramai già iniziate, diventa sempre più difficile trovare un posto in qualche team, ma ancora qualche movimento di CicloMercato è possibile. Il classe 1994 sta continuando, quindi, ad allenarsi, ma è anche consapevole che la sua ricerca non può durare per sempre ed ha deciso, quindi, di porsi una scadenza. L’ex UAE Team Emirates ha parlato della sua situazione con VareseNews.

Inizialmente il nativo di Besnate sembrava pronto ad andare a correre in Cina: “Avrei dovuto ricominciare con la China Glory, formazione che era intenzionata a chiedere una licenza Professional anche perché oltre al lato cinese della compagine ce n’era anche uno francese forte, con la presenza di due manager come gli ex ciclisti Tjallingii e Moinard. Poi le cose sono cambiate, è stata fatta solo una formazione Continental con un calendario meno importante. Una situazione che si è accavallata con la rinuncia di un altro team professional francese, la B&B, e così in tanti ci siamo ritrovati senza un ingaggio, così anche il Mercato è diventato più difficile”.

“Nelle ultime settimane ci sono stati nuovi contatti – ha proseguito -sia con squadre minori sia con un paio di Professional e ciò mi stimola, anche perché vorrei, se mai, essere io a dire basta. Qualcosa si è mosso e quindi mi sono preso un po’ di tempo per capire se troverò posto: sono in buona forma e già pronto a correre e posso garantire una certa esperienza anche in gare importanti. In inverno mi sono allenato serenamente”.

Il ventottenne è comunque consapevole di dover presto prendere una decisione: “Mi sono dato una scadenza: intorno al 15-20 febbraio prenderò una decisione definitiva nel senso che potrei tornare a correre se ce ne saranno le condizioni, oppure intraprenderò una strada lavorativa sempre nel mondo della bicicletta, ma non in sella”.

Il suo futuro potrebbe comunque vederlo impegnato anche nell’azienda agricola di famiglia: “Un progetto che mi frulla in testa da tempo e che sarà legato alla terra e all’agricoltura ma anche, in parte, alla bicicletta. Ho avuto tempo di mettere le basi, poi vedrò quando partirà il tutto: prima però ho ancora voglia di correre ad alto livello”. Una scelta quella di dedicarsi alla terra che ricorda molto anche quella di Thibaut Pinot, altro atleta vicino al ritiro.

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